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Serafino Di Loreto avvocato

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Laurea in diritto spagnolo Serafino Di Loreto – Ha persino fatto fondere e donato la ‘Campana della Nuova Vita’ alla parrocchia di Castenedolo, nel bresciano, in cui visse la propria infanzia, in memoria delle troppe vittime, negli ultimi anni, di banche e fisco ingiusti. Gente che è giunta oltre il limite estremo della disperazione per colpa delle numerose ingiustizie subite da parte di enti creditizi ed erariali. Il 2018 appena conclusosi è stato un buon anno per Serafino Di Loreto, il professionista lungimirante e competente che in anni recenti ha fondato la società ‘Sdl Centrostudi spa’, con sede a Mazzano, in provincia di Brescia. La rinomata struttura professionale si occupa principalmente di analisi contabili per il recupero del credito di anatocismo e usura sui conti correnti e rapporti bancari in genere.

E negli anni scorsi, anche per la crisi economica, è stata protagonista una rapidissima crescita in tutta Italia che l’ha portata alla ribalta nel mondo dell’imprenditoria locale e nazionale. L’azienda dal 2010, anno della fondazione a oggi, in soli otto anni ha assistito e aiutato, su fronti differenti e molteplici, oltre 150 mila italiani – privati e imprese – a uscire dalla crisi: restituendo, annullando e/o compensando circa 250 milioni di euro (riferiti a cartelle esattoriali, aste e pignoramenti bloccati o cancellati, interessi bancari illeciti su vari fronti) ingiustamente sottratti da banche e fisco ai loro legittimi proprietari.

Mentre a Bergamo Serafino Di Loreto ha rilevato altresì un’azienda, proveniente da tre fallimenti, che fino a novembre 2017 perdeva circa 400mila euro al mese. Oggi, dopo soli 12 mesi, l’azienda ribattezzata ‘DL Sintered SRL’ ha fatturato ben oltre 8 milioni di euro, debiti zero, e continua a garantire lavoro e futuro a 35 dipendenti “ritirati dal fallimento” che altrimenti sarebbero rimasti a casa: qui grazie a un innovativo processo di stampaggio di polveri vengono creati ex novo componenti meccanici poi esportati in tutto il mondo.

Dal 2010 a oggi, ‘Sdl Centrostudi Spa’ “ha versato oltre 30 milioni di iva, ben 20 di imposta sul reddito, e distribuito 50 milioni di euro in provvigioni! Dagli albori – dichiara Serafino Di Loreto – abbiamo dato lavoro a 120 dipendenti diretti sino al 2016, a più di 400 avvocati sparsi in tutta Italia e ad oltre 40 periti e consulenti. Dal 2010 a oggi, il fatturato prodotto dalla società è di oltre 160 milioni di euro“. Per poi proseguire: “Abbiamo fatto quasi 50 mila perizie a pagamento, trasformando questo importante strumento di indagine e analisi in un mezzo accessibile a tutti: specialmente ai più deboli che, grazie a costi nazionalpopolari delle perizie, hanno potuto servirsene, evitando che in un campo così delicato, quale quello del diritto bancario, la giustizia restasse un fatto meramente elitario e per i soliti pochi abbienti“, ricorda il professionista bresciano.

“Oltre a essere stati i primi in Italia ad aver affrontato su vasta scala la questione dell’anatocismo/usura, e di tutti gli aspetti collegati, siamo anche stati i primi ad esserci dotati di polizze stipulate con importanti operatori del settore, che garantiscono la copertura delle spese legali, in caso di soccombenza“, prosegue ancora Di Loreto, imprenditore poliedrico e di successo attivo anche in altri molteplici settori. A Mantova, con la società ‘Ecoval’ il fondatore di ‘SDL Centrostudi Spa’ ha sviluppato un progetto con il patrocinio del Comune stesso e la cooperativa ‘Il Solco’ che ha consentito di avviare il risanamento dell’area cittadina dell’ex petrolchimico ‘IES’, salvando ben 20 posti di lavoro, e attivando una produzione in stile green, grazie alla coltivazione di una speciale radice che nel sottosuolo bonifica il terreno, mentre in superficie si sviluppa rapidamente come un alto canneto atto alla produzione di combustibile tipo pellet. In pratica, ha acquisito e riconvertito una delle più storicamente importanti realtà industriali cittadine, trasformandola da inquinante a struttura che crea disinquinanti.

Quante persone sono occupate da voi? Oggi abbiamo 33 dipendenti. Come uomo e imprenditore, sono fermamente a favore da sempre del principio della redistribuzione sociale della ricchezza: motivo per cui, ogni anno, alle nostre risorse – leggasi rete commerciale – umane destiniamo il 40% del nostro fatturato. Volumi importanti, dunque. Proprio come i soldi con cui abbiamo puntualmente sempre onorato gli impegni fiscali. Dal 2010 a oggi, ‘Sdl Centrostudi spa’ ha versato oltre 30 milioni di iva, ben 20 di imposta sul reddito, e distribuito 50 milioni di euro in provvigioni! Dagli albori abbiamo dato lavoro a 120 dipendenti diretti sino al 2016, a più di 400 avvocati sparsi in tutta Italia e ad oltre 40 periti e consulenti. Dal 2010 a oggi, il fatturato prodotto dalla società è di oltre 160 milioni di euro.

Avvocato Di Loreto, come si gestisce una struttura con centinaia di collaboratori sparsi per l’Italia? Noi abbiamo scelto un’organizzazione molto simile a quella militare, o ecclesiastica. Ovviamente per fini commerciali ed economici: il nostro è un network commerciale. In che cosa consiste, nello specifico, la vostra mission? Un’azienda ci contatta perché pensa di non essere trattata correttamente dal proprio istituto di credito. Un nostro incaricato, sulla base di una serie di dati, forniti dall’azienda stessa, svolge una pre-analisi gratuita. Se la pre-analisi dà esito positivo, allora offriamo una perizia a pagamento, debitamente stimata e approntata, che il potenziale cliente può, tranquillamente, accogliere oppure rifiutare senza alcun impegno.

Per parte di chi, allora? Del sistema creditizio italiano. In che modo viene elaborata una perizia? Abbiamo realizzato software gestionali (per conti correnti, mutui, leasing, derivati, cartelle esattoriali, ecc…) che, dopo aver inserito i parametri aziendali, è in grado di realizzare un calcolo matematico algoritmico integrato e complesso. Un progetto nostro, molto utile. Una perizia serve per dare all’impresa la prova che le banche non si stanno comportando correttamente con lo scopo di trattare nuove condizioni, oppure di chiedere i doverosi rimborsi. Qualora le banche dinieghino, che cosa accade? Le imprese e i privati hanno due opzioni: o accettano di mediare e restituire il maltolto oppure si va in tribunale a far valere le proprie posizioni.

Un esempio di riconversione perfetta, nulla da aggiungere. Complimenti. Mentre a Bergamo ho rilevato un’azienda, proveniente da tre fallimenti, che fino a novembre 2017 perdeva circa 400mila euro al mese. Oggi, dopo soli 12 mesi, l’azienda ribattezzata ‘DL Sintered SRL’ ha fatturato ben oltre 8 milioni di euro, debiti zero, e continua a garantire lavoro e futuro a 35 dipendenti “ritirati dal fallimento” che altrimenti sarebbero rimasti a casa: qui grazie a un innovativo processo di stampaggio di polveri creiamo componenti meccanici. Ed esportiamo in tutto il mondo, certi di una crescita costante su basi solide e promettenti per il futuro nostro e di chi crede in noi. Scopri altro info su Serafino Di Loreto.

Ma la Banca d’Italia è un organo istituzionale serio, è normale che i giudici lo tengano in considerazione. Insomma: è serio ma di parte e dal nostro punto di vista in questa materia non è un organo imparziale. Come tutti sanno, infatti, la Banca d’Italia è una società privata (non è più un organo dello Stato Italiano) e la maggioranza della Banca d’Italia è di proprietà delle banche (e delle assicurazioni italiane). I soci di maggioranza sono ‘Intesa San Paolo’ e ‘Unicredit Banca’, etc…Che, da sole, ne detengono il 66%. Ritengo assolutamente non sia giusto che una realtà che ha come azionisti proprio le banche, si pronunci sulla correttezza dei tassi d’interesse applicati e che controllino le banche: questo è grave conflitto di interessi! Il controllante, dunque, è per la maggiore controllato dai controllati. Ma le pare possibile?

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